Avvistati i
rari grampi ed i globicefali a largo delle Isole Egadi.
Nel corso dell’ultima uscita della
campagna estiva di monitoraggio cetacei nello Stretto di Sicilia, tra Palermo e
Tunisi, a largo delle isole Egadi sono stati avvistati diversi individui sia di
grampi sia di globicefali.ì su una batimetrica di circa -500 metri
Entrambe le specie di cetacei, pur
presenti nel mediterraneo, sono rare da avvistare e non sono molte le
segnalazioni in questo tratto di mare.
Lo studio sulla presenza e distribuzione
dei cetacei e delle loro minacce all’interno dello Stretto di Sicilia è portato
avanti dall’associazione siciliana Ketos insieme al Dipartimento di Scienze
della Terra e del Mare dell’università di Palermo. Il monitoraggio è cominciato
nel 2013 e si è inizialmente concretizzato con la collaborazione di ACCOBAMS
(l’accordo internazionale per la conservazione dei cetacei nel Mar
Mediterraneo) in accordo con un gruppo di enti di ricerca Italiani e
Tunisini. Tra gli scopi del progetto, oltre a fornire indicazioni sulla
presenza di cetacei nel Canale, c’è anche quello di verificare i pattern di
migrazione della balenottera mediterranea. Al fine di poter garantire un
monitoraggio annuale anche in zone difficilmente raggiungibili dai normali
mezzi di ricerca nautici e per ottimizzare i costi, il gruppo di ricerca, con
la collaborazione della Grimaldi Lines, utilizza i traghetti di linea come
piattaforma di osservazione seguendo uno specifico protocollo di ricerca. Mario
Tringali, responsabile scientifico dell’associazione Ketos sottolinea come: “grazie
alla proficua collaborazione con ricercatori italo-tunisini possiamo realizzare
congiuntamente un programma di monitoraggio transfrontaliero che permetterà,
tra le altre cose, anche di valutare l’impatto delle grandi navi sulle balene
in un’area con la più altra frequenza di traffico marittimo nel Mediterraneo;
dal bordo delle navi, inoltre, monitoriamo anche la distribuzione delle
plastiche galleggianti”.
Giuliana Pellegrino esperta nel
monitoraggio nello Stretto spiega come: “solitamente avvistiamo
principalmente Tursiopi e Stenelle ed a volte Delfini Comuni; l’avvistamento di
grampi e globicefali è un evento molto sporadico in queste acque, sono animali
rari e dal comportamento molto schivo”.
La tratta studiata rientra all’interno di
un network mediterraneo, coordinato da ISPRA, dove la distribuzione di cetacei
e tartarughe marine e le loro relative minacce (in particolare traffico
marittimo e plastiche) è monitorata utilizzando i traghetti di linea.
All’interno del network vi sono diversi enti ed Università; il monitoraggio,
infatti, viene effettuato tra Italia, Francia, Grecia, Spagna e Tunisia.
Con la fine dell’estate, però, non si
interrompe la ricerca; il team di ricerca, infatti, è già pronto per le
prossime traversate invernali.
Ricercatori a bordo della nave Catania: Giuliana, Anna, Antonio,
Manuela, Mario
24 settembre 2016
24 settembre 2016
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